The Definitive Guide to 10 quater 74/2000

La confisca, invece, è una misura definitiva che consiste nel trasferimento coattivo e senza compenso di un bene dal patrimonio del privato a quello dello Stato. Può essere:

È necessario sottolineare le differenze intercorrenti tra questi istituti: il sequestro conservativo e il sequestro preventivo sono misure cautelari reali, applicabili ai procedimenti per qualsiasi genere di reato, mentre il sequestro probatorio, o anche chiamato penale, è uno dei mezzi di ricerca della prova.

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321, comma 2, il giudice non deve accertare se ricorra un collegamento strutturale tra il bene e il reato tale da richiedere un sostanziale asservimento anche funzionale del primo al secondo.

In tema di confisca, il profitto del reato è solo quello costituito da un mutamento materiale, attuale e di segno positivo, della situazione patrimoniale del beneficiario, ingenerato dal reato attraverso la creazione, trasformazione o acquisizione di cose suscettibili di valutazione economica; ne consegue che non costituisce profitto del reato un vantaggio futuro – eventuale, sperato, immateriale o non ancora materializzato in termini economico-patrimoniali – né la mera aspettativa di fatto, c.

I beni sequestrati vengono conservati nella cancelleria o nella segreteria del tribunale competente. Qualora ciò non fosse possibile o opportuno, l’autorità giudiziaria dispone che la custodia avvenga in un luogo diverso, determinandone reato di omicidio stradale le modalità e nominando un custode.

Il sequestro preventivo, quale misura cautelare, consente all’autorità giudiziaria di impedire che il reato sia portato a ulteriori conseguenze o di assicurare la confisca dei beni che costituiscono il profitto del reato stesso. Consideriamo un esempio di sequestro preventivo su un conto corrente. Un soggetto è indagato per il reato di truffa aggravata (art. 640 c.p.). Durante l’indagine, arise che l’indagato ha depositato una somma di denaro significativa su un conto corrente derivante dalle attività illecite.

possa essere persa da parte del soggetto sottoposto al procedimento penale, a causa di vicende di tipo civilistico (o amministrativo) che non possono sempre essere controllate dal Pubblico Ministero; in questi casi la Cassazione ha stabilito che si può ritenere ugualmente configurata la situazione di periculum necessaria ai fini della predisposizione della misura cautelare[3]; solo in limitati casi, sottolinea la Corte, il trasferimento di proprietà può provocare l’implosione del periculum

Tale istituto si fonda sulle disposizioni contenute nell’art. 321 del Codice di procedura penale, che al comma 1 stabilisce che: “Quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati, a richiesta del pubblico ministero il giudice competente a pronunciarsi nel merito ne dispone il sequestro con decreto motivato.

Il provvedimento inibitorio è inteso, cioè, a stabilire un vincolo di indisponibilità in riferimento a una cosa mobile o immobile il cui uso è ricompreso necessariamente nell’agire vietato dalla legge penale. Ne discende che la misura cautelare in questione va disposta nelle situazioni in cui il non assoggettamento a vincolo della cosa pertinente al reato potrebbe condurre, in pendenza dell’accertamento del reato, non solo al protrarsi del comportamento illecito ovvero alla reiterazione della condotta criminosa, ma anche alla realizzazione di ulteriori pregiudizi quali nuovi effetti offensivi del bene protetto; tali effetti debbono essere connessi con l’imputazione contestata e l’intervento preventivo collegato con le finalità di repressione del reato.

Il delitto presupposto integra la fattispecie della ricettazione ed incide sulla completezza della contestazione e, dunque, sulla stessa configurabilità del fumus commissi delicti

In secondo luogo, il sol fatto che gli effetti di misure limitative di diritti dell'imputato (ordinariamente condizionati all'affermazione di responsabilità o comunque all'accertamento del fatto) vengano anticipati rispetto alla decisione finale, esige un giudizio quanto meno di tipo prognostico non solo sul piano del fumus del reato, ma anche sul piano della necessità di una anticipata esigenza ablatoria, attesa la complementarietà dei due profili.

Questi tre tipi di sequestro differiscono tra di loro in relazione alle finalità. Infatti, quello probatorio tende alla ricerca della prova, il preventivo ha come scopo l’interruzione del compimento di un reato nel senso che cerca di impedire l’attività di un soggetto, imponendogli degli obblighi di fare e di non fare, mentre l’obiettivo del sequestro conservativo è di assicurare al procedimento alcuni beni affinché tramite gli stessi sia garantito il pagamento delle spese di giustizia o delle somme dovute al danneggiato.

2-bis. Nel corso del procedimento penale relativo a delitti previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale il giudice dispone il sequestro dei beni di cui è consentita la confisca.

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